“Stratroia, storia di un paese” di e con Alice Conti

Stratroia

La piccola comunità di Troiaio è in subbuglio per la scomparsa della ragazza S.

Il paragone immediato è con una cassa di legno, della quale è stata smarrita la chiave, contenente crisalidi che attendono la schiusa.

In seguito all’apertura del processo, una serie di uomini parla di lei come di una persona pericolosa, licenziosa e sfuggente.

Un generale, un macellaio, un professore.

Ognuno di loro fornisce un punto di vista sempre diverso, aprendo uno squarcio ancora più profondo sull’abitudine, sempre più diffusa, di considerare la donna alla stregua di un oggetto.

Nessuno che metta più in luce il fatto che S sia semplicemente, e prima di tutto, una persona.

Le si appiccicano addosso determinate etichette per il solo fatto di essere donna.

Come sta accadendo, purtroppo, sempre più di frequente al giorno d’oggi, in cui un numero di uomini sempre maggiore si sente autorizzato alla violenza contro il genere femminile solo perché, magari, indossa un abbigliamento, per così dire, provocante, o ha atteggiamenti definiti equivoci.

Oppure, sempre più spesso, ci si arroga il diritto di compiere atti di cyberbullismo solo perché, appunto, si sta nascosti dietro ad uno schermo e ci si sente intoccabili, invincibili, e si è convinti di restare impuniti.

Stratroia, storia di un paese è un intenso, crudo e dolorosissimo spaccato sulla società attuale in cui, giornalmente, dilagano violenze o, ancora peggio, efferati femminicidi.

Stratroia è un’aperta denuncia alle dinamiche fortemente tossiche che caratterizzano, sempre più reiteratamente, l’interfacciarsi tra l’uomo e la donna.

È un invito, per il genere femminile, a non lasciarsi sopraffare ed a sporgere denuncia, già dalle prime avvisaglie, senza il timore delle ripercussioni.

E, a mio parere, è un messaggio che deve essere diffuso il più possibile, a partire dalle scuole secondarie di secondo grado, per smuovere le coscienze e tentare di ridurre questo micidiale veleno.

Stratroia – Storia di un paese – Collettivo Ortika

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